In linea con la strategia europea “Dal produttore al consumatore” (Farm to fork), centrale nell'ambito del Green Deal, le misure del PNRR connesse all’agricoltura si prefiggono l’obiettivo di sviluppare una filiera agroalimentare sostenibile, migliorando la competitività delle aziende agricole e le loro prestazioni climatico-ambientali, aumentando l’efficienza dei sistemi irrigui e migliorando la gestione delle risorse idriche, rafforzando le infrastrutture logistiche del settore, riducendo le emissioni di gas serra e sostenendo la diffusione dell'agricoltura di precisione e l’ammodernamento dei macchinari. Si vogliono quindi sfruttare tutte le nuove opportunità che la transizione porta con sé in uno dei settori di eccellenza dell’economia italiana.

La Toscana è caratterizzata da un ecosistema naturale, paesaggistico e agricolo che rappresenta un elemento centrale dell’identità e della cultura regionale e del suo sviluppo economico presente e futuro. La Toscana ha perseguito, da sempre, nelle sue politiche la valorizzazione del ruolo positivo che le attività agricole e forestali possono esercitare per la tutela delle risorse idriche, della biodiversità, la conservazione del paesaggio e la riduzione dell’impatto ambientale.

La dotazione finanziaria delle Misure PNRR dedicate all’agricoltura sostenibile a titolarità Masaf è pari a 3.680 milioni di euro, oltre a 1.200 milioni a valere sul Piano Nazionale Complementare (PNC) del PNRR per i Contratti di filiera e distrettuali per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo.

Gli interventi del PNRR sono complementari alle azioni previste dal Piano Strategico Nazionale della Politica Agricola Comune (PAC) 2023-2027 e dal Complemento per lo sviluppo rurale (Csr) della Toscana 2023-2027 che, in linea alle sfide e agli obiettivi dell'UE in termini di sostenibilità (ambientale, economica e sociale), è incentrato sui seguenti assi strategici: i) la sostenibilità, resilienza e la lotta ai cambiamenti climatici, ii) la competitività delle aziende agricole e della filiera agro-alimentare, iii) la vivibilità e attrattività dei territori rurali iv) e l’innovazione, quale asse strategico trasversale.